Le regole del graphic design

Seconda parte. La regola numero 1

Naturalmente, le regole che seguono, come già ampiamente sottolineato nella prima parte di questo articolo, non sono e non vogliono essere una Bibbia… sono frutto della mia esperienza ormai ultratrentennale nel settore limate ed assemblate anche grazie al confronto con colleghi, operatori e tecnici della comunicazione pubblicitaria; probabilmente molti le considereranno buone, altri inutili, altri ancora obsolete, qualcuno penserà che sono troppe, o, peggio, troppo poche. E ancora: qualcun’altro riterrà che in questo elenco mancano regole fondamentali o che alcune regole sono assolutamente fuori luogo.

Per quanto legittimamente discutibili, queste regole offrono tuttavia un punto di partenza, una piattaforma di discussione sulla costruzione, sull’interpretazione e sulla valutazione dei lavori creativi.

Detto ciò, andiamo a “vedere” queste regole

Regola 1 • Partire dal “Concept”

Per quanto detesti l’inglesismo ad ogni costo, la parola “concept” riesce ad essere più ampia nel significato della corrispondente italiana “concetto”. Quando si vuole realizzare un progetto comunicativo, il punto di partenza è la scelta del “cosa devo dire” e del messaggio che bisogna trasmettere.

Un esempio esplicativo: devo promozionare un auto. 

Su quale aspetto dell’auto voglio attirare l’attenzione del potenziale cliente? 

Sulla velocità? Sulla economicità? Sul comfort? Sul design? Sulle dimensioni? Sulla resistenza? Sulla longevità… ma anche: sulla “libertà”, “bellezza”, “distinzione”, “comunanza”, “famiglia”, “originalità”? Ecco, questi aspetti sono proprio quello chi io intendo per “concept”: un aspetto/valore/qualità da utilizzare per sviluppare il design ed il messaggio pubblicitario. 

Una volta scelto il “concept” si potrà procedere alla determinazione del visual, del layout, del lettering, dei colori che andranno naturalmente ad evocarne i significati. (nelle foto in basso esempi abbastanza esplicativi di immagini che evocano, di volta in volta, famiglia, velocità, libertà, eco…)

Senza “concept” non c’è design, non c’è messaggio, non c’è storia, non c’è narrazione; un messaggio poco chiaro è una scatola vuota: bella quanto vuoi, ma senza contenuti!

La regola numero uno del graphic design è, dunque, veramente semplice: non puoi comunicare se non hai deciso cosa comunicare! 

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