Le regole del graphic design
Terza parte. La regola numero 2
Continua il nostro discorso sulle regole del graphic design. Naturalmente cercherò di esporre le regole secondo un’ordine cronologico che segua, per quanto possibile, il flusso creativo. Ne consegue che queste prime “regole” indicano più che altro cosa fare nella fase iniziale, cioè in quella fase in cui si raccolgono, si selezionano e si mettono a punto le idee da applicare nel progetto grafico.
Andiamo dunque ad enunciare la
Regola 2 • Creare una comunicazione “universale”
Noi non facciamo arte: questo è un concetto assolutamente imprescindibile che deve accompagnare ogni singola fase del progetto di design. L’artista si rivolge a se stesso o, al massimo, coinvolge i (spesso pochi) fruitori del proprio progetto artistico rendendoli partecipi del messaggio proposto lasciando libera interpretazione del messaggio stesso; l’arte è non è un messaggio univoco, ma uno stimolo che evoca idee e concetti che spesso esulano dall’intenzione dell’artista.
Il Graphic designer deve invece essere assolutamente universale. I significati che assumono le forme, i colori, le immagini, devono essere “univici”, avere cioè un unico, inconfondibile ed universale significato. E poi non bisogna mai dimenticare che il “nostro” è un pubblico esteso, ampio… noi non progettiamo per pochi o, meno che mai, per persone esperte del settore; né tantomeno progettiamo per noi stessi!
La chiarezza del messaggio in ogni messaggio visuale è fondamentale, anche quando si sta progettando un semplice “flayer”. Trascurare questa regola può avere conseguenze più o meno gravi: c’è il rischio, ad esempio, se privilegiate gli aspetti estetici a scapito della chiarezza del messaggio, che le persone trovino il vostro lavoro fenomenale, ma non ne ricordino l’argomento.
Pensate anche a quanto possa essere grave e pericoloso progettare dei pittogrammi relativi a delle uscite di sicurezza dove avete usato colori che magari vi piacciono tanto ma che sono poco in contrasto con l’ambiente o dove magari avete usato una simbologia che, per quanto graficamente elegante ed ineccepibile, non sia immediatamente riconoscibile dalle persone. Ecco: senza esagerare, una comunicazione incomprensibile, non universale, può essere addirittura letale!!!
Quindi, ricordate: il graphic design è comunicazione e la comunicazione deve essere per tutti, deve essere chiara, univoca, universale.




